Ero sotto la doccia. Si avete capito bene, ero sotto l'acqua e chissà, forse il o il rendeprofumo di shamporsi conto di aver proprio bisogno di lavarsi, mi ha fatto riflettere sulla parola "bisogno". E pensandoci su mi è venuto in mente quest'album. L'album, ennesimo capolavoro di due figli di buona donna: Auerback e Carney, rappresenta quel bisogno del dover mollare tutto e mettersi in viaggio, destinazione "Non Ha Importanza". E l'album esplode subito: si parte con "Lonely Boy", perchè se si viaggia in solitaria, il viaggio acquista più valore. Il brano è una cavalcata tra Chuck Berry e gli ZZ Top. Pian piano che l'album procede il ritmo si rallenta, come a dire: ci si deve pure fermare da qualche parte, ammirare il panorama o semplicemente fare benzina. Ed è qui che ti ritrovi con pezzi del calibro di "Little Black Submarines" traccia dai toni zeppeliniani. Il viaggio riprende, ma sarà "Stop Stop" a fermarci di nuovo. Il paesaggio da ammirare stavolta appartiene al passato così come i suoni del brano, meritevole di essere cantata nelle chiese addirittura come pezzo gospel. Il viaggio ora sta per concludersi, dobbiamo tornare, il nostro bisogno s'è consumato e la nostra esperienza dev'essere cancellata dalla mente, altrimenti poi non sarà più lo stesso. "Mind Eraser" ha questo scopo, ma fallisce, perchè il motivo ci resta in testa peggio dei pidocchi rimediati durante lo sporco viaggio. Fischiando il ritornello, davanti alla soglia di casa un solo pensiero ci sfiora: "adesso c'è proprio bisogno di una doccia calda".
VOTO: 8,5
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